Videogiochi fantasy: Parte I (1975-1983)
dnd
Distributore: –Sviluppatore: Gary Whisenhunt, Ray Wood
Sistemi: PLATO
Anno: 1975

Non passò molto tempo dalla pubblicazione della prima edizione del gdr fantasy D&D che venne rilasciato un videogioco ispirato alle sue regole e ambientazioni.
Il titolo del primo gioco fantasy ispirato al gdr Dungeons and Dragons è dnd, programmato da Gary Whisenhunt e Ray Wood dell'università dell'Illinois nel 1975 per il sistema PLATO.
Il titolo del videogioco è un chiaro riferimento al gioco di ruolo fantasy Dungeons and Dragons (abbreviato in D&D o DND). Nel videogioco l'eroe esplora il dungeon di Whisenwood (dall'unione dei cognomi dei due autori) alla ricerca di due tesori: il Calice e il Globo. La ricerca non è facile, poiché molti sono i mostri che ostacolano il personaggio, compresi "boss", come il Drago d'oro che custodisce il Globo. Il dungeon è composto di più livelli (accessibili anche tramite teletrasporti), ed è possibile sia proseguire che tornare indietro, o uscire dal daungeon per riposarsi e recuperare incantesimi.
Dungeon
Distributore: –Svluppatore: Dan Daglow
Sistemi: PDP-10
Anno: 1975-76

Dungeon, secondo videogioco fantasy di questo excursus, fu programmato nel 1975-76 da Don Daglow, allora studente presso l'Università di Claremont, per PDP-10. Il gioco sfruttava il regolamento e le ambientazioni di Dungeons and Dragons, anche se era sprovvisto di licenza ufficiale.
Il giocatore controlla un party di più personaggi in un dugeon popolato di ogni sorta di mostro fantasy. La maggior parte di questo gioco ispirato a D&D è testuale, anche se introduce il concetto di "visuale" e tutto ciò che ne deriva (fonti di luce, buio, infravisione...). Fra i punti negativi, si può sottolineare la lentezza con cui si svolge il tutto, dovendo il giocatore decidere separatamente per ogni personaggio le azioni da intraprendere in combattimento o dove muoversi.
Dungeons & Dragons Computer Fantasy Game
Distributore: Mattel ElettronicsSvluppatore: Mattel Elettronics
Sistemi: –
Anno: 1981

Dungeons & Dragons Computer Fantasy Game fu pubblicato dalla Mattel nel 1981 su un sistema portatile, uno di quegli "scacciapensieri" in voga negli anni '80.
Il gioco in sé era molto simile a un altro, Hunt the Wumpus (realizzato nel 1972), dove il giocatore si trovava in un labirinto (in cui ogni stanza dava tre uscite), e doveva rintracciare e sconfiggere la creatura, evitando ostacoli come trappole o pipistrelli che trasportano a un'altra location del dungeon, ma sfruttava la licenza del gioco di ruolo fantasy D&D.
Il gioco funzionava con due batterie da orologio, ed era dotato di uno schermo a cristalli liquidi che rappresentava il top della tecnologia per l'epoca.
Advanced Dungeons & Dragons
Distributore: Mattel ElettronicsSvluppatore: Mattel Elettronics
Sistemi: Intellivision
Anno: 1982

Advanced Dungeons and Dragons fu uno dei primi giochi ad ottenere la licenza ufficiale dell'omonimo gdr fantasy della TSR; fu in seguito intitolato Advanced Dungeons and Dragons: Cloudy Mountain per distinguerlo dal seguito, Advanced Dungeons and Dragons: Trasure of Tarmin; fu inoltre la prima cartuccia per Intellivision a usare più di 4K di ROM.
Il giocatore ha 3 vite, e deve raggiungere il luogo dove si trovano le due parti di una corona per vincere. Si parte dalla mappa della regione, con fiumi, foreste, monti, ma mentre ci si sposta, il giocatore si trova ad attraversare caverne popolate da mostri, che può affrontare con le sue frecce. Ogni dungeon prevede mostri normali e "boss" di fine livello. Un'altra caratteristica, che ancora si ritrova in molti videogiochi fantasy anche oggi, è che la parte inesplorata del dungeon è oscurata, e si rivela solo esplorandola.
Advanced Dungeons & Dragons: Treasure of Tarmin
Distributore: Mattel ElettronicsSvluppatore: APh Technological Consulting (Tom Loughry)
Sistemi: Intellivision, Mattel Aquarius
Anno: 1983

Si tratta del seguito del precedente videogioco fantasy ispirato al gdr Advanced Dungeons & Dragons; fu programmato da Tom Loughry nel 1981 e distribuito dalla Mattel nel 1983.
Il giocatore è chiamato a districarsi in un dungeon su più livelli, popolato di ogni sorta di mostri, alla ricerca del tesoro di Tarmin, custodito da un temibile Minotauro. La novità è che la visuale è in prima persona, anche se gli scontri rimangono sempre a turni, non in tempo reale. Il personaggio parte con un arco di bassa qualità, ma può migliorare il suo equipaggiamento trovando tesori nel dungeon (armi, pozioni etc.); a ostacolarlo tutta una serie di mostri fantasy, da pipistrelli a scheletri, ghoul, draghi e ovviamente il Minotauro, che possono attaccare la salute "fisica" (War Health) o "spirituale" (Spiritual Health) del PG.