Videogiochi fantasy: Parte V (1990)
Secret of the Silver Blades
Distributore: SSISviluppatore: SSI
Sistemi: C64, PC, Amiga, Apple, NEC PC-9801
Anno: 1990

Secret of the Silver Blades è il terzo videogioco fantasy della serie "Gold Box", basata sul gioco di ruolo Advanced Dungeons & Dragons. Le meccaniche sono molto simili a quelle dell'episodio precedente, Curse of the Azure Bonds, e similmente è possibile importare il proprio gruppo dal precedente gioco o crearne uno nuovo. La grafica è però migliorata abbastanza, anche se i colori usati sono sempre solo 16. Un'altra differenza è nel fatto che non c'è più una mappa del mondo, e tutto il gdr fantasy si gioca mediante una visuale in prima persona (per spostarsi da una zona all'altra ci sono teletrasporti, comunque).
La storia vede il party richiamato dal Pozzo dei Desideri, in cui gli abitanti di un villaggio hanno geto i loro averi per esadire il loro desiderio di protezione dai mostri che li perseguitano. L'avventura porterà il giocatore a scoprire il segreto che si cela dietro la comparsa di questi mostri, legato all'antica storia di due fratelli: il paladino Oswulf e il mago Eldamar.
DragonStrike
Distributore: SSISviluppatore: Westwood Associates
Sistemi: C64, MS-DOS, Amiga, NES
Anno: 1990

Il videogioco Dragonstrike è ambientato nell'universo di AD&D Dragonlance (dall'omonima saga di romanzi fantasy), precisamente durante la Guerra della Lancia che sconvolse il mondo di Krynn.
A livello di gameplay, questo videogioco fantasy è un riuscito mix di gioco di ruolo fantasy e simulatore di volo. Il giocatore impersona un cavaliere sul dorso di un drago (inizialmente di bronzo, ma poi si possono arrivare a cavalcare anche draghi d'argento e d'oro), armato di una lancia e altri oggetti magici (come una sfera magica che funziona in pratica come radar), nonché aiutato dalla sua cavacatura, che può attaccare con artigli e col suo soffio. Gli avversari sono in genere sono draghi nemici, ma sono presenti anche altri tipi di mostri, come manticore e beholder (e arcieri, se volate troppo radenti!). Se anche il modello di volo è semplicistico (ma ricordiamo anche i tempi in cui è uscito, e anche il fatto che non si propone come simulatore di volo), per Kraken rimane un gioco molto divertente, dove il sangue freddo e la strategia hanno la meglio sui riflessi.