Sopravissuti, romanzo fantasy di Richard K. Morgan
Sopravvissuti: il romanzo fantasy diventa adulto

Richard K. Morgan
I Sopravvissuti (The Steel Remains, 2008)
Serie: A Land Fit for Heroes, Vol. I
Gargoyle, 2012 – 489 pp.
Prezzo: € 19,00
Sopravvissuti (The Steel Remains, 2008) è il primo libro della trilogia fantasy A Land Fit for Heroes ("Una terra a misura di eroi"), scritto da Richard K. Morgan, autore già noto per i suoi romanzi distopici di ambientazione cyberpunk. Il romanzo non è stato tradotto come il resto della letteratura dell'autore, forse per le tematiche adulte che in esso vi compaiono, ed è merito del coraggio editoriale casa editrice Gargoyle se oggi possiamo leggere ques'opera in lingua italiana.
A parte le tematiche mature, di cui accenneremo a breve, molti sono i pregi di questo libro fantasy, che propone ai lettori un tipo di fantasy diverso, che sgretola i cardini tipici del genere (per lo meno, di quel genere più rivolto a un pubblico giovanile), a partire dall'ambientazione: non più un mondo remoto, ma il nostro pianeta, nel futuro – dopo che la luna si è sgretolata e è diventata un anello attorno alla Terra, un po' come Saturno.
Le vicende vengono narrate da tre punti di vista differenti, quelli del protagonista e dei suoi amici, protagonisti nella guerra contro il "Popolo delle Squame" (uomini-lucertola), svoltasi qualche anno prima della storia narrata. Diamo uno sguardo ai personaggi:
Ringil Eskiath – protagonista della storia, è un valente guerriero, armato della sua fida lama "Amica dei Corvi", ripudiato dalla famiglia a causa della sua omosessualità, fa uso di stupefacenti, e non sempre ha la mente lucida;
Lady Archeth Indamaninarmal – anche lei in qualche modo vive una condizione di esilio, essendo una mezzosangue (metà umana e metà Kiriath), abbandonata dal suo popolo, che ha lasciato la Terra, si trova a servire alal corte dell'imperatore corrotto Jhral Khimran II, che disprezza;
Egar Dragonbane, originario delle popolazioni nomadi, conosce la civiltà avanzata, e fatica a rientrare nel suo popolo, vivendo un conflitto di amore/odio con le tradizioni nomadi.

Le vicende prendono spunto dalla ricerca di Ringil della sorella, e dal&igrav;e gli eroi della guerra del passato si troverano ad affrontare diversi pericoli, ma soprattutto a lottare con se stessi, alla ricerca del proprio ruolo in un mondo che ormai non sembra più avere bisogno di eroi.
Le tematiche di questo libro fantasy sono decisamente adulte e spaziano dalla corruzione a temi di emarginazione, schiavitù, tossicodipendenza; il sangue scorre copioso e abbondano scene di sesso, anche omosessuale, mai comunque fini a se stesse, sempre in funzione della caratterizzazione dei personaggi.
Secondo Kraken, l'opera, atipica nella letteratura fantasy, presenta un approccio maturo alla narrazione, e si appropria del genere fantasy come di uno strumento ideale, almeno quanto letteratura mimetica, per raccontare verità, i sentimenti, la vita, pur adottando metafore e mondi in superficie lontani dal mondo "reale".
Pur atipico nel suo genere, Kraken consiglia a tutti gli appassionati di romanzi fantasy questo libro, a patto che partiate dall'assunto che non si tratta del libro fantasy "classico" che trovate in genere in libreria – il che può essere un bene per alcuni, un male per altri.