Il Guardiano degli Innocenti, il fantasy secondo Andrzej Sapkowski
Il Guardiano degli Innocenti

Andrzej Sapkowski
Il Guardiano degli Innocenti (Ostatnie Życzenie, 1993)
Serie: The Witcher
Nord, 2010 – 370 pp.
Prezzo: € 18,00
Accanto ad un tipo di romanzo fantasy rivolto a un pubblico più adolescenziale, o che comunque ricerca una lettura meno "impegnata" e votata a un maggiore intrattenimento, esiste una produzione di fanasy decisamente più matura, e non tanto per la qualità della scrittura, ma soprattutto per l'approccio diverso alla narrazione, e all'introduzione di tematiche nuove, appunto più adulte, come violenza, sesso, discriminazioni di vario tipo etc.; ne è un esempio Sopravissuti di Richard K. Morgan, che trovate recensito nella sezione "romanzi fantasy" di Kraken.
Ed appartiene a quest'ultimo tipo di romanzo fantasy anche "Il Guardiano degli Innocenti" (Ostatnie Życzenie, 1993) di Andrzej Sapkowski. Si tratta di una raccolta di racconti fantasy che presentano Geralt, il protagonista della saga Witcher, che almeno in Italia ha conosciuto fama principalmente grazie alla pubblicazione di un gioco di ruolo su computer per PC, The Witcher. Geralt è uno strigo, un mutante sterile votato alla distruzione dei mostri, che effettua con le sue due lame, una d'argento e una d'acciaio; attraverso le sue peripezie vediamo un mondo fantasy adulto, in cui corruzione, odio e violenza si mischiano.
Kraken presenta ora una breve descrizione dei racconti fantasy che compongono questa raccolta:
• La voce della ragione
Il primo racconto fantasy costituisce un po' la cornice che lega gli altri racconti della raccolta. Il protagonista Geralt si trova al tempio di Melitele per curarsi dalle ferite di uno scontro (narrato in Lo strigo). Le vicende all'interno del tempio servono per introdurre gli altri racconti; ne emerge comunque la posizione difficile dello strigo Geralt, non visto di buon occhio, che alla fine lascerà il tempio.
• Lo strigo
Geralt accetta il lavoro proposto dal borgomastro di Wyzima, Velerad; la figlia nata da una relazione illegittima del re con la sorella, morta in passato, è rinata come strige e ogni notte si risveglia per compiere delitti efferati. Geralt deve fermarla senza ucciderla, impedendole di tornare nella sua bara fino al terzo canto del gallo.
• Un briciolo di verità
Geralt fa la conoscenza di Nivellen, un umano tramutato in bestia da una maledzione. Anche se ora ha tutto sommato accettato la sua nuova condizione, in passato ha cercato di rompere la maledizione sperando che il bacio di una donna (come scritto nelle fiabe) potesse riportarlo alla normalità. Geralt si scontrerà poi con la compagna di Nivellen, in realtà una specie di vampiro, che, impalata dallo stesso Nivellen, gli rivelerà di amarlo, sciogliendo così la maledizione.
• Il male minore
Il racconto spiega l'origine del soprannome "il carnefice di Blaviken" di Geralt. Arrivato nell'omonima cittadina, lo strigo si trova a dover scegliere fra due mali: il mago Stregobor e l'ex-principessa Renfri,che si vuole vendicare dello stregone. Per salvare gli abitanti del villaggio, sgominerà la banda di Renfri e lei stessa, guadagnandosi così il soprannome datogli dagli abitanti all'insaputa del fatto che col suo agire Geralt li ha salvati.
• Una questione di prezzo
Geralt è invitato alla cerimonia per il quindicesimo compleanno della principessa Pavetta. La regina vuole che lo strigo impedisca ai numerosi pretendenti di importunare sua figlia, che vuole maritare a un potente nobile. Tuttavia si presenta un cavaliere che reclama per sé la fanciulla, che gli sarebbe stata promessa dal padre di lei. Quando alla mezzanotte scopre il suo volto, rivela fattezze mostruose, ma nello stupore di tutti, Pavetta lo accetta come suo sposo. Si scatena una lotta che si placa con l'intervento di Geralt e altri presenti, al seguito del quale il pretendente ritorna ad avere un volto umano, e le nozze fra i due verranno acconsentite.
• Il confine del mondo
In questo racconto fantasy, Geralt e il suo amico bardo Ranuncolo devono vedersela con un Silvano, un agente degli elfi, che hanno bisogno di carpire sementi e tecniche agricole degli uomini per poter sfamare le loro genti. I due hanno la peggio nello scontro, ma vengono salvati da Lille, una ragazzina del villaggio (nota tra gli elfi come "Vergine dei campi") che convince il Silvano e gli elfi a liberare i due protagonisti.
• L'ultimo desiderio
Geralt e Ranuncolo trovano un'anfora sigillata; rimuovendo il sigillo, ne esce un Djinn e Ranuncolo esprime i suoi desideri, ma è attaccato dalla creatura. Solo le cure della maga Yennifer salvano il bardo, ma hanno un prezzo: la maga per diventare più potente vuole il sigillo dell'anfora per soggiogare il Djinn. Al rifiuto di Geralt, questa lancia un incantesimo su di lui, obbligandolo a uccidere i suoi nemici, e a venire così arrestato. Verrà poi scagionato dall'arrivo di Ranuncolo. La maga intanto combatte con il Djinn, senza successo, e si scopre che è in realtà Geralt ad avere diritto ai desideri, ed esprime l'ultimo proprio per mandar via il Djinn.